venerdì 12 settembre 2008

Chavez caccia l'ambasciatore USA

dopo il Cile anche il Venezuela. Veramente cambiano le cose?


http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/bolivia/venezuela-ambasciatore/venezuela-ambasciatore.html


l leader di Caracas accusa Bush di aver organizzato un complotto per rovesciarlo
Ieri la stessa misura era stata presa dal governo boliviano di Morales

Tensione tra America e Venezuela
Chavez caccia l'ambasciatore Usa

"Se ci attaccano siano pronti a bloccare le esportazioni di petrolio"

CARACAS - Si alza la tensione tra Stati Uniti e Venezuela. Il presidente Ugo Chavez, dopo che ieri la Bolivia aveva espulso l'ambasciatore americano, ha adottato la stessa misura nei confronti del rappresentante diplomatico di Washington a Caracas. "L'ho fatto per solidarietà con la Bolivia, Patrick Duddy se ne deve andare entro 72 ore". Allo stesso tempo Chavez ha richiamato l'ambasciatore a Washington, Bernardo Alvarez. "Quando arriverà alla Casa Bianca un governo che rispetta l'America Latina - ha affermato - manderemo un ambasciatore".
Il presidente venezuelano, non nuovo agli attacchi contro l'America, accusa l'amministrazione Usa di aver organizzato un complotto per rovesciare lui e il presidente boliviano Morales: "Bush rispetti la sovranità dei popoli e dei governi latino-americani. Chiediamo rispetto: solo e soltanto questo". La ritorsione di Chavez, però, non si ferma all'espulsione dell'ambasciatore. E punta dritta agli interessi economici statunitensi: "In caso di attacco contro di noi potremmo sospendere le esportazioni di greggio. Andate all'inferno, yankee di merda". Nel frattempo sono finiti dietro le sbarre il generale di divisione Wilfredo Barroso e il maggiore Labarca Soto, accusati di aver tramato contro Chavez. Ieri il governo boliviano aveva imposto all'ambasciatore americano di lasciare il Paese entro 72 ore. La decisione era giunta in una giornata segnata da scontri violenti che hanno fatto almeno otto morti facendo temere l'avvio di una guerra civile. La risposta di Washington non si è fatta attendere: anche l'ambasciatore boliviano è stato espulso. La protesta contro il governo boliviano si è estesa in varie regioni del Paese e negli ultimi giorni sono stati registrati attacchi alle infrastrutture energetiche e scontri. Il governo ha denunciato un attentato contro un gasdotto, che ha causato la diminuzione del 10 per cento nell'invio di gas al Brasile. La responsabilità dell'attacco è stata attribuita a gruppi "paramilitari, fascisti e terroristi", presumibilmente organizzati da forze dell'opposizione.

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