mercoledì 12 agosto 2009

Twitter, ancora un attacco

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/tecnologia/twitter/nuovo-attacco/nuovo-attacco.html


per mezz'ora è andato in tilt
A cinque giorni dalla prima incursione dei pirati informatici, un'altra azione ha messo in ginocchio i server del popolare servizio di microblogging. E si è trattato nuovamente di attacchi Ddos di MARCO PASQUA

A CINQUE giorni di distanza dall'attacco che ha messo in ginocchio Twitter e rallentato Facebook oltre ai servizi di blogging LiveJournal e Blogger, un nuovo blocco ha interessato il popolare sito di microblogging. Tutto è iniziato intorno alle 21 ora italiana: da allora Twitter non è stato più raggiungibile, per circa mezz'ora. Notizia confermata dalla stessa pagina attraverso la quale Twitter fornisce aggiornamenti sullo status del proprio servizio. "Stiamo lavorando per riprenderci da un blocco del sito, e vi aggiorneremo non appena avremo maggiori notizie", recitava il primo messaggio, abbastanza criptico, postato pochi minuti dopo le 21.

La notizia è stata subito rilanciata da Cnet e, alcuni minuti dopo, dal New York Times e dal Wall Street Journal. Secondo i siti Usa, i primi problemi sarebbero iniziati già alle 20.45. Alex Payne, sviluppatore di Twitter, parlando in un gruppo on-line di Google, ha parlato di un "attacco", simile a quello capitato giovedì scorso. "Siamo di fronte ad un'ondata di attacchi del tipo Distributed Denial of Service (Ddos) contro il nostro sistema - ha scritto in un forum - Dovrete aspettarvi lentezza ricorrente ed errori, fino a quando l'attacco non sarà terminato o non lo avremo superato con il nostro team e il nostro provider".

Particolare, questo dell'attacco, che viene confermato anche nella pagina ufficiale della piattaforma di microblogging, con un aggiornamento, intorno alle 21.30, col quale si comunica che il sito è tornato a funzionare: "Siamo di nuovo operativi, e stiamo analizzando i dati di traffico per determinare la natura di questo attacco". Secondo il New York Times, invece, i rallentementi sarebbero proseguiti anche dopo il messaggio di ripristinata operatività.

Nei cosiddetti Ddos (attacco di negazione del servizio distribuita) i cosiddetti pirati attivano un numero elevatissimo di false richieste da più macchine allo stesso server consumando le risorse di sistema e di rete del fornitore del servizio, mandando così in tilt il sito.

Giovedì scorso Twitter era stato messo in ginocchio con questa strategia, anche se dietro a quella che, in un primo momento, sembrava una banale dimostrazione di forza di un hacker, ci sarebbe un piccolo caso di politica internazionale. Il responsabile della sicurezza di Facebook Maxe Kelly, intervistato dagli esperti di Cnet, aveva, infatti, dichiarato che l'attacco era diretto a un unico utente, proprietario di account sul social network, su Twitter e su altre piattaforme. L'utente e blogger in questione usava come nickname Cyxymu, nome di una città Georgiana e, nelle parole di Kelly: "Tutti gli attacchi avevano come obbiettivo il non far sentire la sua voce". Nell'agosto 2008, data delle tensioni nell'Ossezia del Sud, numerosi siti istituzionali del governo georgiano erano finiti offline sotto attacchi Ddos diretti da hacker russi, ufficialmente non coordinati dal Cremlino.

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