venerdì 3 luglio 2009

Perché il biologico può sfamare il mondo

Perché il biologico può sfamare il mondo

1RESE PIÙ ELEVATE

Passare al biologico aumenta le rese agricole nel Sud
del mondo ed è in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare,
purché si riduca drasticamente il consumo di
carne e si promuovano piccole produzioni orticole domestiche.

2MENO ENERGIA FOSSILE

Per produrre 1 caloria sotto forma di cibo, l’agricoltura
convenzionale consuma 10 calorie di petrolio. In agricoltura
biologica il consumo di energia è del 25% in
meno, senza contare i risparmi della vendita diretta.

3MENO GAS SERRA
Nel 2003 la produzione di nitrato d’ammonio, il fertilizzante
più usato in agricoltura convenzionale, ha causato
il 10%delle emissioni industriali di gas serra in Europa.
Con l’agricoltura biologica si aumenta la sostanza organica
del suolo, che imprigionando il carbonio nel terreno
impedisce il rilascio di CO2 nell’atmosfera.

4MENO ACQUA
Il mercato agricolo mondiale oggi è dominato da frumento,
mais e riso che insieme consumano il 72% dell’acqua
dolce del pianeta. Con l’agricoltura biologica si
risparmia acqua perché i concimi organici e la pacciamatura
stimolano i processi di mineralizzazione e aumentano
il contenuto di sostanza organica del suolo
che trattiene l’acqua.

5PIÙ CIBO LOCALE
Per arrivare dal campo al piatto, gli ingredienti di un pasto
medio percorrono mediamente circa 1600 km. Il biologico
tende a promuovere il cibo locale, premiando i
produttori e riducendo l’impatto ambientale dei trasporti.

6NIENTE PESTICIDI
Negli ultimi 45 anni, il numero dei pesticidi di sintesi in
commercio è passato da 22 ad oltre 450. In tutto il
mondo, le morti accidentali dovute a esposizione o avvelenamento
da pesticidi, sono stimate in 20.000 l’anno.
In agricoltura biologica non si utilizzano pesticidi di sintesi,
perché una pianta sana in un terreno sano è più resistente
ai danni causati dai parassiti.

7RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE
Occupando il 44%del nostro territorio nazionale, l’agricoltura
è l’attività che più influisce sull’ambiente. Lamonocultura
e le tecniche agricole intensive hanno portato,
a partire da 1962, ad una diminuzionemedia del 30%degli
uccelli di campagna, insieme anche ad altre specie
animali e vegetali. Al contrario, l’agricoltura biologica incoraggia
la biodiversità per mantenere la fertilità del
suolo e sostenere il controllo naturale dei parassiti.

8PIÙ VALORE NUTRIZIONALE
I prodotti biologici contengono livelli più elevati di elementi
nutritivi essenziali, compresi ferro, magnesio, fosforo
e vitamina C e contenuti inferiori di nitrati, che
possono essere tossici per l’organismo.

9SALVAGUARDIA DELLE VARIETÀ LOCALI
L’agricoltura intensiva si basa su un’elevata specializzazione
e sulla coltivazione di un numero ristretto di
specie vegetali, portando alla sparizione di migliaia di
antiche varietà. L’agricoltura biologica invece promuove
la biodiversità e valorizza specie e varietà locali.

10NUOVI POSTI DI LAVORO
Dal 2003 al 2005 in Italia sono scomparse 235.000
aziende agricole. Il declino della forza lavoro rurale è una
conseguenza dell’industrializzazione dell’agricoltura.
L’agricoltura biologica crea nuovi posti di lavoro e richiama
nuove forze nelle campagne.


…e gli ogm no

1RISULTATI FALLIMENTARI
Malgrado il grande martellamento pubblicitario,
le piante modificate geneticamente fino ad oggi
hanno dato scarsissimi risultati.

2COSTI ESORBITANTI

Le coltivazioni ogm costano ai governi e agli agricoltori
più di quello che rendono. Fino ad oggi le
coltivazioni ogm sono costate all’economia degli
Stati Uniti circa 8 miliardi di euro. In India la coltivazione
di cotone ogm costa il 10%in più e dà profitti
del 40% in meno.

3RISCHIO CONTAMINAZIONE
Per quanti sforzi si facciano, èmolto difficile evitare
l’inquinamento genetico.

4DIPENDENZA DAI PESTICIDI
Anziché ridurre la dipendenza da pesticidi e fertilizzanti,
le coltivazioni ogm spesso fanno aumentare
l’impiego di questi prodotti, che poi ci ritroviamo
nel piatto.

5CIBO INDESIDERATO
Malgrado i grandi sforzi dell’industria biotech per
curare la propria immagine, i consumatori rimangono
fortemente contrari ai cibi ogm.

6SUPER ERBACCE
Sono già emersi numerosi casi di specie resistenti
alle coltivazioni ogm, rendendo necessario l’uso
di erbicidi ancora più nocivi.

7SCIENZA O MARKETING?
Le soluzioni offerte dall’industria biotech, di fronte
ad un’analisi scientifica obiettiva, si rivelano delle
operazioni di marketing prive di fondamento.

8RISCHI PER LA SALUTE
Test su animali nutriti con ogmhanno dato risultati
preoccupanti, mentre uno studio realizzato nel
2002 su un gruppo di persone ha dimostrato che la
soia ogmpuò trasferire il suomateriale genetico ai
batteri del sistema digestivo.

9FAME E MALNUTRIZIONE
A differenza di quanto affermano i loro sostenitori,
gli ogmfanno registrare rese più basse e quindi non
rappresentano una soluzione valida contro lo spettro
della fame e della malnutrizione.

10DIPENDENZA DAL PETROLIO
Le colture ogm dipendono dai combustibili fossili
per la produzione di fertilizzanti e sono pensate in
funzione di un’agricoltura industriale intensiva su
vasta scala.

IL MENSILE PER L’ECOLOGIA DELLA MENTE E LA DECRESCITA FELICE • DAL 1977
www.aamterranuova.it
Allegato al numero di settembre 2008 di AamTerra Nuova

Nessun commento: