domenica 5 luglio 2009

La storia della prima donna sindaco in Egitto

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LA STORIA DELLA PRIMA DONNA SINDACO IN EGITTO
Mayor Eva Habeil Kirollous with her guard Nageh
Se chiedi nelle vicinanze di Coum-Booha , le indicazioni per raggiungerla, molti rispondono “Il villaggio con il sindaco mara?”. Mara è un termine arabo spregiativo per indicare le donne . Siamo in Egitto, nel governatorato di Assiut, e il villaggio dagli abitanti viene chiamato El Gesr , il ponte.Gli uomini del villaggio s’incontrano la mattina presto, prima di incamminarsi nei campi per lavorare, o la sera davanti a delle fumate di narghilè parlando di donne e politica. Si discute spesso di Eva Habeil Kiroullos , il nuovo sindaco di Coum-Booha e il primo sindaco donna in Egitto.“E’ una donna ma vale più di cento uomini” racconta un giovane contadino. Secondo lui il sesso non importa , la comunità non la ostacolerà solo perché è una donna. Il contadino racconta che prima di fare il sindaco Kiroullos era l’avvocato del villaggio. Risolveva i problemi di tutti , anche di chi aveva i soldi per non pagarla.Lo zio del giovane contadino interviene “Conosciamo bene suo padre e suo nonno. Anche loro sono stati sindaci di Coum-Booha. Sono persone oneste e semplici. Non vogliamo un sindaco di un’altra famiglia”. Tutti sono d’accordo ,nel villaggio, una donna può essere brava quanto un uomo a fare il sindaco. Un uomo rugoso dichiara “Non m’importa se è una donna , basta che lavori come un uomo”.Eva Habeil Kiroullos abita vicino all’antica chiesa che sovrasta il villaggio. Accoglie in ero , perchè si è svolta una cerimonia che si celebra dopo quaranta giorni la morte di un cittadino. Questo fa parte del suo lavoro . “Dovrebbero cancellare questa tradizione , non ne posso più di vestirmi di nero” dice ridendo.Ha 54 anni il sindaco, di cui 20 passati nella capitale. Suo padre voleva che ricevesse una buona educazione. Così l’ha mandata al Cairo per frequentare le scuole superiori. Il corso di studi all’Università gliel’ha ispirato il padre “Ammiravo il modo in cui mio padre trattava le persone. Era un sindaco affettuoso e rispettoso. Faceva sempre la cosa giusta e lo amavo per questo”. Fin da piccola Kiroullos era stata circondata da storie di giusto e sbagliato , di etica e correttezza. per questo ha scelto la facoltà di legge.Kiroullos chiese a suo padre di vivere in una residenza femminile gestita dalla chiesa. A quei tempi, nel 1980 , era una mossa azzardata. Le donne che non vivevano in famiglia erano immorali. “All’università era normale che le studentesse indossassero minigonne e abiti aderenti , ma nell’Alto Egitto le ragazze non si vestivano così. Lui non mi ha mai rimproverata per il mio abbigliamento” spiega.Kiroullos ha puntato in alto. Lavorava con altri 18 colleghi, ma lei voleva aprire uno studio tutto suo. Lo stipendio era basso, così decise di andare in Iraq. Il padre all’inizio rispose di no, per un fatto di protezione. Chiese al prete di intervenire , dopo molte discussioni e suppliche , la famiglia accettò.Eva arrivò in Iraq nello stesso giorno dell’omicidio di Sadat, presidente egiziano. Trovò lavoro in una libreria. Pochi mesi dopo , è stata assunta al dipartimento di legge dell’Università di Baghdad. Dopo due anni è tornata in Egitto. Ha lavorato in qualche studio legale al Cairo , e nel 1988 realizza il suo sogno: ha aperto uno studio insieme ad un suo collega .Nel 1990 suo padre si è ammalato gravemente. Eva era l’unica che poteva prendersi cura di lui. Fece le valigie e tornò a casa. Dopo essersi stabilita a Coum – Booha , Eva ha continuato la sua attività legale difendendo gli abitanti del villaggio contro lo Stato. Si è guadagnata la reputazione della paladina dei poveri. E’ stata eletta nel consiglio locale della vicina città di Dairut ed è diventata responsabile per le donne del comitato locale del Partito nazionale democratico. Oggi fa parte del governatorato di Assiut.Dopo la morte del padre , nel 2002, ha osservato il lutto per mesi. Il ruolo del sindaco doveva rimanere in famiglia. In Egitto i sindaci non vengono eletti. Un candidato fa richiesta al ministero dell’interno , che verifica le sue qualifiche per decidere se è adatto all’incarico. Il sindaco si occupa della sicurezza dei cittadini. Il fratello di Eva ha presentato domanda nel 2002, ma non è stato accettato. Il sindaco deve avere familiarità con il villaggio e con gli abitanti .Alla fine del 2006 Kiroullos si è presentata al direttorato per la sicurezza del ministero dell’interno ad Assiut. Dopo di due anni di lenta burocrazia , Kiroullos è diventata sindaco del villaggio , sconfiggendo altri 5 candidati tra cui un fratello e altri due parenti. “Non è stato facile convincere la gente ad accettarmi” confessa Kiroullos.Pochi giorni dopo aver assunto l’incarico , dovette dare mostra della sua personalità. Coom – Booha non rispettava le regole e i caffè di El Gesr si erano talmente allargati da bloccare il traffico. Il nuovo sindaco ha ordinato ai gestori di rispettare gli spazi , altrimenti gli avrebbe revocato gli spazi , altrimenti gli avrebbe revocato la licenza. Pochi giorni dopo El Gesr era sgombro.Il problema del villaggio , spiega , è l’avidità. La gente pensa solo ai soldi. Quando un giovane chiede la mano di una ragazza , è costretto a pagare 25 mila lire egiziane in oro alla famiglia. In questi casi non puoi appellarti alle autorità , ma bisogna far leva sulla religione. Nel villaggio esistono 4 chiese e una moschea ( il 95% della popolazione è cristiana). ha provato a parlare con i religiosi per non essere così attaccati al denaro. Ci vorrà del tempo per convincerli , ma almeno i semi sono piantati.Kiroullos passa le prime ore del mattino girando per il villaggio e raccogliendo le lamentele della gente. Poi torna a casa e riceve chi viene a raccontarle preoccupazioni e problemi. Verso le tre pranza e si riposa. Alle cinque si sveglia e riceve nuovamente gli ospiti.“La gente dimentica l’oggi per pensare a un domani che potrebbe non portargli quello che sperano”afferma. Lei ora si considera una fellah : una donna di campagna , che si gode la vita e lavora piantando semi , irrigando la terra e raccogliendo frutti. Non lotta per un campo più grande , ma si accontenta di osservare la vita che prospera.Kiroullos non è sposata e spera che la gente non se ne faccia un problema. E’ favorevole al matrimonio, ma non ha trovato la persona giusta. Comunque Kiroullos ha fatto molto per meritare il suo incarico, ma ci sono persone che non l’accettano. Ahmed di un paese vicino riferisce “In caso di dispute questo villaggio non oserà affrontare le altre comunità, I suoi abitanti sanno benissimo cosa succederebbe : gli altri li prenderebbero in giro perché si fanno comandare da una mara”.Gli abitanti di Coum-Booha sono contenti che qualcuno lavori per migliorare le loro vite e sono fieri di essere governati da una donna. Soprattutto se la donna è Eva Habeil Kiroullos.

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